Settembre 2024 SPIGOLATURE A cura di Livio Carati
Conclusa la pausa estiva riprendiamo il nostro appuntamento mensile con un tema che credo familiare a molti lettori: quello degli “integratori”. Ogni giorno, sulla carta stampata e per televisione vediamo la pubblicità di preparati che promettono miracoli per la terapia di malanni banali e non solo, dalla stipsi, alla ipercolesterolemia , fino a patologie più complesse come l’obesità . Sono ormai più di 30 milioni gli italiani che fanno uso di integratori alimentari almeno una volta all’anno. In particolare le donne tra i 35 e i 64 anni rappresentano più del 60% dei consumatori. Prima di procedere nella nostra breve analisi dei benefici e dei rischi derivanti dall’uso di questi preparati, chiariamo che gli Integratori non sono specialità medicinali, ma alimenti e servono ad ottimizzare gli apporti nutrizionali , cioè “a fornire sostanze di interesse nutrizionale con effetto protettivo e a migliorare il metabolismo e le funzioni fisiologiche dell’organismo” (Ministero della Sanità) . Ma è noto che , pur non essendo farmaci, questi preparati vengono largamente impiegati per scopi preventivi e curativi . Gli integratori, nella cui composizione rientrano vitamine, minerali, aminoacidi essenziali, fibre, estratti di origine vegetale e sostanze naturali, quali propoli, pappa reale, etc. possono essere utili in alcune condizioni specifiche, ad esempio per compensare una carenza di nutrienti a causa di un aumentato fabbisogno, o in caso di carenza per malattie o per ridotto apporto alimentare, etc. . I loro effetti sono strettamente legati alle caratteristiche di chi li assume dal momento che possono effettivamente dare un contributo importante solo se esistono carenze, ma non possono sostituire una corretta alimentazione, né i farmaci in caso di specifiche patologie . Gli integratori autorizzati dal MinSan sono formulati infatti per offrire tutti i micronutrienti necessari per supportare l’organismo in generale o in alcune particolari situazioni, come la carenza di una determinata sostanza nutritiva o un suo aumentato fabbisogno o, più in generale, per generiche finalità salutistiche. Per tutte queste ragioni gli integratori sono ormai entrati nelle abitudini dei consumatori generando un mercato in continua crescita che pone l’Italia al primo posto tra i paesi europei. Sono molte le aziende farmaceutiche che , attratte da un mercato in continua crescita, producono integratori e entrano nel mercato grazie a una procedura di autorizzazione che , a differenza di quanto è necessario per le specialità medicinali , è invece molto snella . Non avendo bisogno di prescrizione medica gli integratori sono spesso percepiti come preparati privi di effetti collaterali; ma il loro impiego, per essere sicuro e utile, richiede la conoscenza delle loro proprietà e del loro funzionamento . E’ importante quindi che il Medico di famiglia sia sempre più informato per migliorare la comunicazione sulla qualità e gli effetti degli integratori in modo che il loro impiego avvenga in modo informato e consapevole . Ricordiamo però che gli integratori, formulati per favorire la salute e il benessere, non hanno finalità di cura , non hanno cioè indicazioni terapeutiche confermate da una letteratura scientifica consolidata (“Medicina dell’Evidenza”) e pertanto non si possono riporre troppe aspettative dal loro uso. Inoltre il MinSan ricorda che un prodotto non è sicuro solo perché è naturale , ma che , anzi , proprio per il suo profilo di attività fisiologica, potrebbe determinare effetti inattesi e pericolosi. Per queste ragioni, spesso il loro uso, in assenza di un parere medico, si associa a effetti indesiderati sia per la presenza di patologie, che per la concomitanza di trattamenti farmacologici in atto che possono interferire con le proprietà dei componenti presenti nel preparato. Non è raro il caso di eventi avversi quando, ad esempio, le vitamine vengono assunte in dosi superiori spetto ai reali fabbisogni. Inoltre le interazioni farmacologiche tra integratori e farmaci rappresentano un rischio significativo , soprattutto quando si impiegano integratori per i quali nell’etichetta non viene evidenziata la composizione quali-quantitativa degli ingredienti. Per questa ragione l’EFSA (Ente Europeo per la Sicurezza Alimentare) ha definito, sulla base di specifiche valutazioni di efficacia e sicurezza, le eventuali proprietà salutistiche e nutrizionali che gli integratori alimentari possono vantare . Perciò la conoscenza dei preparati e della loro composizione quali-quantitativa è di grande importanza. Pur non essendo strettamente necessaria la prescrizione medica, è sempre utile che il medico verifichi la necessità reale e scelga l’integratore alimentare più adatto caso per caso.